Secondo la leggenda, nel 718 a Katsunuma (Yamanashi, sull'isola principale di Honshu), San Gyoki piantò delle viti donategli dal Buddha Nyorai e costruì il tempio Daizenji. In onore del Buddha, Gyoki creò una statua chiamata Budo Yakushi (Budo = vino, Yakushi = maestro di medicina), che si trova ancora oggi nel tempio. In Giappone il vino è stato a lungo considerato una medicina curativa. Yamanashi è ancora oggi il centro vitivinicolo del Giappone, con circa 30 moderni impianti di produzione. I monaci buddisti diffusero la vite in tutto il Paese, ma i vini furono utilizzati principalmente come supporto per le medicine o per la produzione di uva sultanina. Oggi in Giappone ci sono ancora molte viti selvatiche della specie asiatica Vitis coignetiae che crescono sugli alberi. Sono adatte alla viticoltura solo in misura limitata, ma un vino rosso prodotto con la varietà Yama Budou è stato addirittura esportato in Europa durante la catastrofe della fillossera.
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Il glossario è un risultato monumentale e uno dei più importanti contributi alla conoscenza del vino. Di tutte le enciclopedie che uso sul tema del vino, è di gran lunga la più importante. Era così dieci anni fa e da allora non è cambiato.
Andreas Essl
Autor, Modena