In viticoltura, questo termine può avere due significati:
In meteorologia, il termine usuale per indicare l'acqua che cade sulla terra sotto forma liquida di pioggia o temporali e/o sotto forma solida di grandine, nevischio, pioviggine o neve dalle nuvole, oppure che si deposita come precipitazione superficiale direttamente su oggetti come la superficie terrestre attraverso la condensazione (come nel caso della rugiada) o la risublimazione, cioè la transizione immediata di una sostanza da uno stato gassoso a uno stato solido di aggregazione (come nel caso della brina). La quantità di precipitazioni necessarie in viticoltura dipende anche dalle condizioni del terreno, come il drenaggio e la capacità di immagazzinamento dell'acqua. Il limite inferiore annuale è di almeno 200 mm di precipitazioni, per una viticoltura di qualità è necessaria una media di 500 mm, nei climi più caldi con elevata evaporazione 750 mm.
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Hans-Georg Schwarz
Ehrenobmann der Domäne Wachau (Wachau)