Un nome comune, soprattutto nei dintorni di Verona in Veneto, per un vino dolce fatto con uve passite. Il vino o il modo della sua produzione risale al Raeticum, un antico vino dei Romani. Il nome deriva dalla parola dialettale "recie" per le bacche più dolci e mature. Significa "piccole orecchie" e designa gli acini che si trovano all'esterno della vite e che quindi ricevono più luce solare o calore. Questi venivano raccolti singolarmente, ma oggi non si usa più. L'uva viene fatta appassire da quattro a sei mesi su rastrelliere in sale ariose (che si chiama appassimento ) o su stuoie di paglia. Durante questo processo, si sviluppa spesso la muffa nobile causata dalla botrite. Il contenuto di alcol è spesso superiore al 15% in volume a causa della concentrazione di zucchero. Vini simili sono il vino di paglia e il Trockenbeerenauslese.
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Dr. Edgar Müller
Dozent, Önologe und Weinbauberater, Bad Kreuznach