Guerra e vino

I conflitti bellici hanno avuto una forte influenza sulla viticoltura fin dai . Prima di tutto, questi erano naturalmente effetti negativi, ma c'erano anche aspetti positivi. Quando si conquistano nuovi territori, le viti sono sempre state piantate dai vincitori, insieme ad altre piante, per documentare la rivendicazione di proprietà e la volontà di rimanere più a lungo. L'esempio più recente è la conquista delle alture del Golan durante la guerra dei sei giorni nel 1967, dove gli hanno piantato delle viti dopo averle occupate. Se c'era già un vigneto nei territori conquistati, i vigneti del nemico venivano spesso distrutti. Questo è stato particolarmente il caso nelle campagne di quei popoli in cui c'era il , per lo più per motivi religiosi.

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Roman Horvath MW
Domäne Wachau (Wachau)

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