Il leggendario poeta greco (Hómēros in greco antico; Ómiros in greco nuovo) nacque intorno all'850 a.C., probabilmente a Smirne (Asia Minore). È considerato uno dei primi testimoni della cultura greca del vino. Si dice che Omero abbia vagato per le campagne come cantante cieco e itinerante. Morì sull'isola egea di Chios (Khios), che era considerata la "Bordeaux del vino greco". Nelle sue due opere famose, l'Iliade (Guerra di Troia) e l'Odissea (Viaggi e ritorno di Ulisse), il vino gioca un ruolo importante come "bevanda di casa" dei suoi eroi epici, e descrive ripetutamente il "mare color vino". Nomina la Tracia (a quel tempo l'intera penisola balcanica) e l'isola di Limnos come fonte di vino per l'esercito d'assedio davanti a Troia. Egli elogia il vino di Ismaros (probabilmente identico all'antica città portuale di Maroneia) come "dolce e non adulterato - una bevanda degli dei". L'eroe greco Odisseo ricevette lì il vino rosso inebriante dal re-sacerdote tracio Marone, con il quale fece ubriacare il ciclope orbo Polifemo e poi lo accecò.
Per i miei molti anni di lavoro come redattore con un focus enologico, mi piace sempre informarmi nell'enciclopedia del vino quando ho domande speciali. Leggere spontaneamente e seguire i link porta spesso a scoperte emozionanti nel vasto mondo del vino.
Dr. Christa Hanten
Fachjournalistin, Lektorin und Verkosterin, Wien