Zona DOC per vini rossi, rosati e bianchi nella regione italiana della Campania. Prende il nome dall'area omonima, parti significative della quale sono state istituite nel 1991 come secondo parco nazionale più grande d'Italia, che è stato poi dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1998. La zona copre una vasta area collinare nella provincia di Salerno con un totale di 58 comuni. Alcuni dei vitigni autoctoni coltivati qui, come l'Aglianico e il Greco Bianco, si dice abbiano antiche origini greche.
Il Bianco è composto da Fiano (60-65%), Trebbiano Toscano (20-30%), Greco Bianco e/o Malvasia Bianca = Malvasia Bianca di Candia (10-15%), oltre ad altre varietà ammesse (max. 10%). Il Rosso è fatto con Aglianico (60-75%), Piedirosso e/o Primitivo = Tribidrag (15-20%) e altre varietà autorizzate (max. 25%). Il rosato è fatto con Sangiovese (70-80%), Aglianico (10-15%), Primitivo e/o Piedirosso (10-15%), e altre varietà autorizzate (massimo 10%). Il vino rosso Aglianico (con 36 mesi di maturazione anche come Riserva) e il vino bianco Fiano devono essere spremuti da almeno l'85% della rispettiva varietà.
Il glossario è un risultato monumentale e uno dei più importanti contributi alla conoscenza del vino. Di tutte le enciclopedie che uso sul tema del vino, è di gran lunga la più importante. Era così dieci anni fa e da allora non è cambiato.
Andreas Essl
Autor, Modena