Kottabos

Gioco di abilità dell'antica Grecia, particolarmente popolare nel V e IV secolo a.C.. Veniva giocato esclusivamente dagli uomini durante i simposi (feste alcoliche). È stato descritto da Eschilo, Antifane, Aristofane, Euripide e Sofocle, che lo praticavano anche loro. Scene di questo periodo sono raffigurate sui vasi. Sdraiati sul divano, alcune gocce di vino dovevano essere scagliate con un arco il più alto possibile verso una ciotola (kottabeion) che fungeva da bersaglio. Il bersaglio doveva essere colpito con un colpo sonoro senza far cadere una goccia. L'ultimo sorso rimasto nel kantharos dopo aver bevuto veniva utilizzato a questo scopo. Esistevano molte varianti con bersagli diversi, come figure da colpire o ciotole galleggianti da affondare. A seconda del successo, veniva anche associato a un oracolo d'amore. Altre usanze legate al bere vino diffuse nell'antica Grecia e a Roma sono descritte nelle sezioni Dioniso, Satyricon e Cultura del bere. Si veda anche la voce Usanze del vino.

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Dr. Edgar Müller
Dozent, Önologe und Weinbauberater, Bad Kreuznach

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