L'imperatore romano Tiberio Iulius Caesar Augustus (42 a.C.-47 d.C.) regnò dal 14 al 37 d.C. Fu il secondo imperatore romano dopo Augusto. Le sue attività militari in Pannonia, Illyricum, Raetia e Germania, in gran parte realizzate prima del suo arrivo al potere, stabilirono la frontiera settentrionale dell'Impero Romano. Gli antichi storiografi (per esempio Svetonio e Tacito) ritraevano l'imperatore nei suoi ultimi anni come un inestetico libertino che si abbandonava a tendenze pedofile e sadiche a Capri. La verità di questo, tuttavia, è contestata.
La sua presunta ubriachezza fu menzionata o tematizzata da Plinio il Vecchio (23-79), Seneca (1-65), e Svetonio (70-122). Quest'ultimo scrive che Tiberio indulgeva al bere già da giovane capo delle truppe nell'accampamento dell'esercito e perciò ricevette il nome derisorio di "Biberius Caldius Mero" (bibere = il bevitore, caldus = colui che si scalda con il vino, merum = colui che beve vino non mescolato). A quel tempo, il vino veniva solitamente bevuto mescolato con acqua. Secondo la leggenda, il vino di Amandi (sottozona della zona DO Ribeira Sacra) della Galizia spagnola avrebbe dovuto essere il suo vino preferito. Si dice che l'antico vino Surrentinum della penisola sorrentina in Campania sia stato descritto da lui in modo piuttosto peggiorativo come "aceto di alta qualità". Vedi anche su questo argomento sotto Vini antichi, Satyricon e Cultura del bere.
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Thomas Götz
Weinberater, Weinblogger und Journalist; Schwendi