Vedere sotto Appellation d'Origine Protégée.
In Francia, la nuova denominazione AOP è valida per il più alto livello di qualità del vino "vini con origine protetta", che corrisponde a un vino di qualità o DOP (origine protetta). Il motivo è stato il nuovo regolamento del mercato del vino dell'UE che è entrato in vigore nell'agosto 2009. Ciò significa che un sistema di qualità controllata dell'origine è ora obbligatorio in tutta l'UE, che divide i vini in due classi, cioè senza e con indicazione d'origine. Tuttavia, la vecchia denominazione tradizionale AOC può continuare ad essere utilizzata. La categoria VDQS (Vin Délimité de Qualité Supérieure), introdotta nel 1949, che era stata considerata una tappa preliminare dell'AOC, è stata soppressa senza sostituzione. Le condizioni di produzione dovevano essere preparate secondo le norme AOP e il legame con il terroir doveva essere provato. Solo allora è stato possibile un aggiornamento a AOP.
Il cambiamento da controllato a protetto significa un insieme di regole molto più ampio e trasparente del sistema precedente. Un'organizzazione di controllo indipendente verifica se un vino è conforme alle specifiche della rispettiva denominazione, che sono specifiche per ogni denominazione. I controlli coprono l'intera catena di produzione, dalla botte alla bottiglia. La denominazione si applica quindi non solo a un serbatoio specifico, ma a tutta la cantina. Il riferimento al terroir è quindi ancora più importante di prima con l'AOC. Ci sono tre livelli: AOP Cru (vini di un vigneto, sito o parcella), AOP comunale (comune) e AOP regionale (regione).
Due uomini lungimiranti in particolare hanno creato la base. Il primo fu Pierre Le Roy de Boiseaumarié (1890-1967), che, come proprietario di Château Fortia sul Rodano meridionale, definì negli anni '20 una zona particolarmente adatta a 10 (poi 13) vitigni e al vino grazie al clima e al tipo di suolo che vi prevalgono. Dopo lunghi sforzi, ci fu finalmente una definizione dei confini nel 1929, ma fu solo nel 1935 che la zona fu classificata sotto Châteauneuf-du-Pape. Questo è stato anche un impulso decisivo per il termine terroir. Il secondo sostenitore fu il professore di agricoltura Joseph Capus (1867-1947). Ha preso lo "scandalo del formaggio" come un'opportunità per denunciare la pratica abituale di Bordeaux di fare il vino da qualsiasi uva e con qualsiasi metodo. Sotto la sua influenza, la legge fu estesa nel 1927 per includere specifiche per la vinificazione. Tra le altre cose, questo definiva che si potevano usare solo quei vitigni che erano santificati da una fedele e consolidata usanza locale. Capus ha così indicato la strada giusta ed è quindi considerato anche il padrino della legge della denominazione, che è ancora oggi chiamata "la loi capus".
Questo ha incorporato gradualmente i metodi consentiti per quanto riguarda la potatura, la resa massima, il grado di maturazione delle uve e i metodi di vinificazione in cantina. Nel 1935, le iniziative di Capus e Boiseaumarié portarono alla fondazione del "Comité National des Appellations d'Origine". Questo fu il precursore dell'INAO, che fu fondato...
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Dr. Edgar Müller
Dozent, Önologe und Weinbauberater, Bad Kreuznach